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sabato 12 luglio 2014

Xerion - Nocturnal Misantropia

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Black Folk 

Dopo numerose difficoltà, con la lettura del supporto riuscita solamente dopo la scoperta della sua natura di dvd, riesco finalmente a rivelare ai miei sensi la musica proposta dagli Xerion, ovvero un classicissimo ed elementare black metal dalle tinte symphonic folk. Le tracce si basano principalmente su una manciata di riff ripetuti per tutta la durata del lavoro, il che non è molto diverso dalle svariate band che affliggono il panorama musicale con la loro patetica proposta, non fosse altro per la loro stretta somiglianza melodica, la mancata chiave ipnotica della ripetizione, i pattern di batteria statici e scarni, e soprattutto per l'eccessiva durata dei brani. Il tutto è peggiorato poi da due song stand-alone, ovvero "Akelarre" che manca completamente il suo scopo introduttivo e l'insensata "Ate a Morte...". Nonostante ciò, la band si adopera scolasticamente nell'impresa, assemblando un'opera che oltre a basilari speed songs concede spazio a delle costruzioni doom oriented come "Aqueles Que Nos Deixan Atris". Il verdetto finale è però unanime e feroce: nonostante 'Nocturnal Misantropia' vada in cerca di particolari effetti come nella title-track, c'è ancora molto, molto lavoro da fare. (Kent)

(Schwarzdorn Production - 2008)
Voto: 45

venerdì 14 giugno 2013

Xerion - Cantares das Loitas Esquecidas

#PER CHI AMA: Black Folk
In tutta onestà, non conoscevo il gruppo artefice del lavoro che mi appresto a recensire per voi. Basta poco, tuttavia, per capire che la penisola iberica è la fonte da cui traggono origine i titoli dei nove pezzi qui inclusi. La copertina dell’album fa presagire toni cupi fra melodie folk e quindi, date queste premesse, ero pronta all’ascolto. Come sempre, anche con gli Xerion, mi sono lasciata trasportare dalla mia più naturale inclinazione: fare paragoni fra le cose, in particolare fra la musica e tutto il resto. Ho provato a immaginare le tracce come se fossero una vacanza. Immaginate anche voi quindi, un viaggio in Galizia, luogo d’origine della band. Ma ditemi, vi è capitato di sognare delle ferie perfette che poi si riveleranno un flop? Sbagliare la prenotazione, arrivare nella stagione delle piogge o ritrovarsi con la gastroenterite, eccolo il quadro completo del mio paragone! Mi spiego meglio: dall’intro, un roboante temporale, l’album mi ha dato l’impressione che ci si potesse impegnare di più per onorare le origini celtiche della propria terra. Alla fine mi ritrovo un black metal melodico con spunti folk che risulterà essere poco convincente, non incisivo. Alcuni pezzi sono si affascinanti, come “O Espertar do Xerion” e “Nas Verdes Fragas de Amh-ghad-ari” perché vi si mescolano le sonorità incalzanti tipiche dello spirito latino con i più canonici dictat del black metal classico. Un tocco di personalità è dato dall’uso del galiziano, ma non trovo nulla che sia originale fino in fondo, quindi una potenzialità mal sfruttata. Nota di merito a Nocturno, ideatore di questa one-man-band nata nel 2001, che per questo lavoro è affiancato da altri tre musicisti: piacevoli le sue linee di basso e buona l’idea dell’album “circolare” con l’ultimo brano che richiama l’intro. La Galizia è un posto magico, ricco di quell’atmosfera ancestrale a noi tanto cara, e questo poteva essere reso in musica in modo migliore. Per fortuna non tutto è da buttare, una buona base c’è, ma se proprio vi va di prendervi una vacanza e ve ne andate in Galizia, per lo meno ci si aspetta di tornare pienamente soddisfatti. (Ar-Pia Scarpelli)

(Schwarzdorn Production)
Voto: 60

http://www.otronodexerion.com/