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mercoledì 27 luglio 2016

The Basement Paintings - Mystic

#PER CHI AMA: Post Metal/Ambient, Isis, Russian Circle
Quando penso al Saskatchewan, mi vengono in mente gli indiani d'America, mi piace come suona questa parola, trovo che abbia un che di mistico. Da oggi però legherò il nome di questo grande stato canadese anche a quello del quartetto dei The Basement Paintings, e al loro nuovo album, il terzo, intitolato 'Mystic'. La band, proveniente dalla città di Saskatoon, condivide nell'ora a loro disposizione, la propria visione musicale, all'insegna di uno strumentale, atmosferico e cinematico post metal, che vede tra le proprie influenze act quali Godspeed You Black Emperor, Isis, Russian Circles e perché no, anche Pink Floyd. È proprio dalle visioni più oniriche e psichedeliche di quest'ultimi infatti, che prendono forma le prime due tracce del disco, "Nomad" e la lunga "Veda", diciassette minuti totali di musica ispirata, che fonde al suo interno panorami ambient/drone con suggestioni progressive assai ipnotiche che chiamano in causa, nelle oscure linee di basso, anche i Tool. Raffinati devo ammetterlo, però (c'è sempre un però), se ci fosse stata una voce (un qualcosa alla Steven Wilson per intenderci), staremo parlando di una release bomba. "River" è una breve traccia ambient che ci introduce a "Portal" e ai suoi astrali riverberi notturni cosi evocativi a livello di chitarre ma anche cosi carichi di alte dosi di groove. "Cave Dance" è un'ipnotica danza attorno alle cerimoniali fiamme di una qualche festa indiana, ma voi potreste sentire (e vedere) sicuramente dell'altro grazie a quel tribale battito di tamburi che va lentamente affievolendosi lungo l'evolversi del brano, lasciando spazio ad eteree chitarre ancestrali che evocano nuovamente i primordiali vagiti dei Pink Floyd, sebbene il finale si conceda una scarica elettrica dal flavour decisamente post metal. Ancora sospiri d'ambiente con "Pensive", prima della maratona conclusiva affidata ai 13 minuti di "Oneiros" che, come si evince dal titolo, riflettono paesaggi trascendentali e immaginari che contribuisco a sottolineare le eccelse qualità tecnico-compositive del combo canadese, capace di dispensare musica sopraffina, che trova il suo epilogo nella title track, posta come ultimo atto di questo mistico lavoro. "Mystic" è l'atto meditativo finale, la catarsi, l'ascesa verso il Grande Spirito Wakan Tanka. Sciamanici. (Francesco Scarci)