Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Prikosnovénie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Prikosnovénie. Mostra tutti i post

sabato 28 gennaio 2012

Gor - The Medieval Project: Croisades

#PER CHI AMA: Medieval, Ethno Music, Ataraxia
Per coloro che ancora non hanno avuto modo di conoscere il progetto musicale GOR, è d'obbligo una breve introduzione biografica dell'artista Francesco Banchini, talentuoso musicista partenopeo diplomatosi al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli e autore fino ad oggi di ben cinque album, tutti pubblicati per Prikosnovénie. Nella giovane ma prolifica carriera di Francesco va sicuramente menzionata la collaborazione di lunga data con gli emiliani Ataraxia, ma sono da citare anche le prestigiose collaborazioni con il gruppo giapponese Jack or Jive, con i francesi LYS e con la cantante australiana Louisa John-Krol. Fin dai suoi primi passi nel mondo discografico, l'impostazione classica che Francesco ha ricevuto studiando al conservatorio si è aperta dunque alle contaminazioni più svariate, permettendogli di esprimere completamente la sua passione per la musica medievale, per quella etnica (precisamente quella tradizionale del sud Italia, dell'est europeo e del Medio Oriente) e infine per la musica estatica. Lavori quali “Bellum Gnosticorum”, “Ialdabaoth”, “Phlegraei” e “Qumran” sono la prova inconfutabile di quest'approccio libero dell'artista, teso sempre alla ricerca di nuovi suoni e nuove forme di espressione musicale. Con “Croisades” Francesco Banchini giunge al suo quinto album e in esso affronta per la prima volta il tema della speranza, attraverso il racconto di antiche vicende in cui la paura di amare, di combattere e di confrontarsi con la società si accompagna all'attesa di un cambiamento che possa portare giovamento e serenità alla propria esistenza. L'invito di GOR è quello di donarsi interamente con il proprio cuore e di lottare con tenacia se si crede in una giusta causa, ma sempre nel rispetto morale ed etico verso gli altri. Un messaggio che giunge alle nostre orecchie attraverso gradevoli canzoni d'ispirazione medievale; undici brani scritti e suonati da Francesco, che in quest'occasione è accompagnato da alcuni strumentisti quali Riccardo Marconi (chitarra classica e voce in “Flamma Amoris”), Nino Bruno (voce), Cristiano Della Monica (percussioni), Giuseppe De Luca e Giuseppe Galasso (entrambi nei cori di “Fraternitas”). Ascoltare “Croisades” significa trovare conforto nel canto sinuoso e delicato di “Mais no Seria”, farsi cullare dal dolce suono del flauto di “Mon Cor Aders”, concedersi ai tratteggi malinconici di “Fraternitas” e infine, nel silenzio, sentir riecheggiare nella mente le antiche e sagge parole di “Alla Societate”: "E voi più non conoscete lo profumo de li fiori, le canzoni de l'uccelli, la letizia dei ruscelli, la lucerna delle stelle, l'occhi vivi dei bambin che vorrebbero sanare le storture dello mondo - E così continuate senza sosta a duellare, trascinando vostri figli vostre orme a ricalcare, per l'orgoglio nel vedere vostro stemma a perpetuare, v'encensate ve gloriate, poi ven l'ora de morire...". (Roberto Alba)

(Prikosnovénie)
Voto: 85
 

domenica 22 gennaio 2012

Flëur - Magic

#PER CHI AMA: Ethereal Folk
La Prikosnovénie non poteva inaugurare in modo migliore le sue pubblicazioni di primavera se non con questo nuovo lavoro dei Flëur: “Magic”, opera seconda per il progetto proveniente da Odessa, città situata nella parte meridionale dell'Ucraina. Il gruppo (ma sembra riduttivo volerlo chiamare con questo nome!) si compone di ben undici musicisti, tra i quali spiccano le due cantanti e principali compositrici/liriste Olga Pulatova ed Elena Voynarovskaya. La lista degli strumenti suonati in quest'album è tale da far intuire subito cosa ci aspetta dall'ascolto: flauto, violoncello, violino, percussioni, pianoforte, per citarne qualcuno... sicuramente un lavoro di musica eterea, ma non la "solita" musica eterea! I titoli delle canzoni sono tutti in inglese, come a voler permettere all'ascoltatore di catturare l'idea che ha generato ogni pezzo, ma i testi sono in ucraino e l'espressività musicale di questa lingua è decisamente unica. Il titolo “Magic” sembra proprio calzare a pennello, l'album è infatti un sentiero magico costellato di tredici melodie che accarezzano l'anima, cullandola dolcemente attraverso immaginari fiabeschi dalle tinte tenui, delicatissime. Olga ed Elena si alternano alla voce accompagnate da un trionfo di armoniose tessiture di melodie pop impreziosite da eleganti disegni neoclassici, ma spesso i Flëur sembrano attingere anche dalla tradizione russa, o almeno così appare ad orecchie profane come le mie cui sembra di percepire nel cantato ritmato di alcune canzoni quali “Never”, “The Russian Roulette” e “Horizon” echi di una tradizione slava, comunque fortemente ed egregiamente contaminata da sonorità più attuali. L'avvicendarsi di Olga ed Elena alle voci, oltre a caratterizzare il lavoro di una certa varietà, segna anche tangibili differenze stilistiche nei brani, così che a Olga, dalla voce più severa e che si accompagna sempre al piano, sono affidati i brani di connotazione decisamente pop, dove gli strumenti a corda creano melodie più morbide e classicheggianti (“The Emptiness”, “Formalin”, “Repair”, “I Will Do it” e “The String” sono tra le più caratteristiche in tal senso), mentre Elena, che si accompagna con la chitarra classica ed è dotata di una timbrica più dolce, canta nei brani più raccolti e spesso malinconici, dove emergono influenze folk o che sono caratterizzati da ritmiche più decise (“Almost Real”, “The Ballad of White Wings and Scarlet Petals”, “Medaillion”). Lasciatevi ammaliare dai Flëur, scoprirete un mondo abitato da fate e sogni che non vorrete mai abbandonare. (Laura Dentico)

(Prikosnovénie)
Voto: 80