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lunedì 28 ottobre 2013

Monte Penumbra - Heirloom of Sullen Fall

#PER CHI AMA: Black Avantgarde, Ved Buens Ende, Blut Aus Nord
Vi avevo detto di tenere sotto controllo questa etichetta americana, la Daemon Worship Productions, perché ne avremo sentite delle belle e questi portoghesi Monte Penumbra non fanno che confermare le mie ipotesi. La band lusitana ha tra i suoi due membri tal W.uR, che avevamo già incontrato in occasione della recensione degli Israthoum, band black metal dalle tinte mefistofeliche. In compagnia di Mons Vcnt, fidato scudiero anche negli Ab Imo Pectore, i nostri danno luce a questa strana creatura dedita a suoni neri come la pece e dall'aura occulta, come confermato anche dalla opening track, “By Depths Occult“. La song offre un black d'avanguardia che risulta principalmente influenzato dalle sonorità di Ved Buens Ende e suoi derivati. Potrete quindi capire che quello che ho fra le mani, non è certo un prodotto di semplice assimilazione in quanto i suoi suoni risultano spesso stralunati a causa della loro imprevedibilità. Imprevedibilità appunto a rappresentare il punto di forza del duo portoghese. Quando attacca infatti “Dark Figure” rimango rapito dai suoi suoni (e dalle sue splendide clean vocals), che muovendosi tra Virus, Arcturus e altri mostri sacri del genere, ci delizia con le sue parti atmosferiche miscelate alla perfezione con il sound avantgarde-progressivo che sta rendendo grandi, recentemente, anche gli Enslaved. In “A Moonlit Stream Protrude“, la voce torna ad essere più sofferta mentre le linee di chitarra si confermano sghembe e deliranti con psichedeliche fughe in territori catartici, tanto cari ai miei amati Blut Aus Nord. Una meraviglia, seppur sia di difficile digestione. Si continua con gli umori fluttuanti di “The Trident and a Vagrant” in cui ad alternarsi è la voce di W.uR tra il raw e il pulito e le atmosfere decadenti garantiscono momenti di ancestrale bellezza. “Kinaesthetic Smoke” si apre con interlocutori suoni stranianti: lame e una componente noise su cui poi si attacca la ritmica tagliente dei nostri e delle indecifrabili voci in sottofondo, ma la sorpresa compare ben presto con delle ambientazioni che oscillano spaventosamente tra il drone e l'elettronica. Quasi vacillante sotto i colpi inferti da questo delirante esempio di musica d'avanguardia, mi appresto ad affrontare le conclusive “Drawn”, assai caustica e malata nel suo incedere con un altro allucinante break centrale da far impallidire i nostri visi ed infine “Circulus Vitiosus”, ultima song che mette la parola fine al delirio creato da questo “Heirloom of Sullen Fall” con sonorità ancora al limite dell'ambient/drone e della sperimentazione fine a se stessa. Monte Penumbra, un nome da appuntarvi assolutamente nelle vostre agendine come prossimo disco da acquistare... (Francesco Scarci)

(Daemon Worship Productions - 2013)
Voto: 80

https://www.facebook.com/pages/Monte-Penumbra/248939275228918