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sabato 3 dicembre 2011

Krokmitën - Alpha-Beta

#PER CHI AMA: Techno Death Sperimentale
Essere tra i primi a recensire un lavoro nel proprio paese è sempre una soddisfazione per il sottoscritto: trovarmi quindi oggi ad avere fiondato nel mio stereo, a tutto volume, il dinamitardo lavoro di esordio di questi pazzoidi canadesi, che rispondono al nome di Krokmitën, mi rende assolutamente fiero, anche e soprattutto per l’interessantissima proposta di questo losco e feroce trio di Montreal, che esiste addirittura dal 1991! Si apre con l’esplosivo attacco di “The Reverse Speech”, un assalto all’insegna dell’artiglieria pesante, con un riffing serratissimo, un lancio di granate a grappolo che non farà altro che fare piazza pulita di tutti i mali del mondo, grazie ad un riffing all’insegna del più tagliente delle lame e a degli assoli da urlo. Fortunatamente c’è il tempo di riprendersi un attimo dalla battaglia iniziale con “Surrender” che fa da ponte ideale alla successiva “Gesteszustand”, che farebbe la sua bella figura anche in un album dei Massive Attack. Eh si perché sembra più una song di trip hop anziché di techno death, questo a dimostrare la vena sperimentale (e apprezzatissima) dei nostri, con un basso lunatico accompagnato da un growling disperato e da una chitarra straziante che grida vendetta e ci regala un’estasiante assolo conclusivo. Wow, li adoro già. Sono dei pazzi furiosi, quanto di meglio quindi per passare una serata in allegria. “Panic Attack” torna a far del male con una potenza di fuoco detonante, che pur non andando mai a delle velocità esasperate o con una pesantezza esagerata, riesce comunque a radere al suolo, con grande efficacia qualsiasi cosa. “La Transformation” è un treno impazzito che ha deragliato pericolosamente capace di investirci con la sua efferatezza grind in 49 secondi di totale brutalità. Ancora un rallentamento pericoloso, ma dovrete farci la mano perché questo album ne è zeppo, e con “Cocktail of Blood”, i nostri tirano il freno a mano e in stile “Carcassiano” si reinventano in una nuova dimensione death progressive, lenta, ossessiva e angosciante. Sono stordito, estasiato dalla genialità di questo combo canadese, di cui vi obbligo l’ascolto, anche perché sul loro sito, troverete addirittura il download gratuito. Se siete alla ricerca di una nuova intrigante esperienza all’interno dei confini della musica estrema, “Alpha-Beta” è di gran lunga ciò che fa per voi: musica violenta ma carica di groove, sperimentale, intelligente e assai tecnica, per aggiungere anche che racchiude in sé una vena avanguardistica, psichedelica e assolutamente schizofrenica. Che state aspettando, ancora qui a perdervi in chiacchiere, fate assolutamente vostro questo lavoro!! (Francesco Scarci)

(Self)
Voto: 85