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domenica 28 aprile 2013

Half Moon Run – Dark Eyes

#PER CHI AMA: Indie Folk Alternative, Radiohead, Fleet Foxes, Ben Folds, GranDaddy
Gli Half Moon Run sono tre giovani musicisti canadesi con una sensibilità e una composizione evoluta e matura, potremmo dire già completa considerando che l'età media del trio si aggira tra i 21 e i 25 anni. Nonostante l'età la band è navigata, è al suo primo disco e ha alle sue spalle numerosi concerti in giro per il mondo. Probabilmente tutta questa repentina esperienza ha fruttato molto ai tre che hanno composto queste canzoni in maniera semplice e raffinata, dal soffice manto elettronico/ psichedelico e dal tocco folk, supportate da un'interpretazione vocale più che ottima. Siamo nei paraggi di Fleet Foxes, Ben Folds, GranDaddy e Tame Impala con quel tocco pop che fa tendenza ma che non scade mai nella banalità e la musica risente di una benevola ricerca di carica emotiva sempre in evidenza. La voce padroneggia la scena e a gran diritto si ritaglia uno spazio di prima stella tra languide sfumature elettroniche alla Radiohead e caldissime ballate di casa Neil Young periodo "Harvest 1972". Il tutto procede egregiamente con un carattere quasi corale e pastorale con armoniose melodie estasianti, solari, sonorità molto intime, innesti di elettronica minimalista in suoni tradizionali ma ben strutturati. La band mostra una padronanza del folk pop disarmante e ci si stupisce come alcune di queste canzoni così cool e moderate non siano sulla bocca di tutti (ascoltate il brano "Give Up" per credere!). Le linee melodiche espresse dalla voce ci ricordano anche alcune chicche di casa Jeff Buckley (anche se la musa ispiratrice è chiaramente Thom Yorke!) sia per tonalità raggiunta che per l'interpretazione calda, intensa, malinconica e si ha sempre l'impressione di essere dinanzi ad un cantante esperto, svezzato e al pieno delle sue capacità. E' sconvolgente l'idea che abbiamo di fronte una voce che ha poco più di una ventina d'anni! Comunque l'intero cd nell'ambito folk/pop/psichedelia di moderna generazione viaggia a vele spiegate e si fa ascoltare piacevolmente, senza una lacuna, senza carenze di alcun tipo sfiorando apici d'intensità molto cari ai Radiohead. Ovvio non stiamo parlando di nuove idee ma di una band di qualità che fa del classico pop sound un'arma vincente, credibile e godibilissima in tutti i brani. Possiamo dire per chiudere che questo è un disco consigliato pieno di intensità e intimità stilistica, dai suoni che scaldano l'anima e carico di un feeling al di sopra della media. Un album consigliato!