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sabato 25 settembre 2010

Funkowl - Bubo Bubo

#PER CHI AMA: Funk Rock
Sapete che vi dico? Ascoltare questo cd mi fa venire voglia di ballare e di farmi una birra (non necessariamente in quest’ordine), e non mi dispiace. Divertente. Bravi questi rodigini “Funkowl” (inteso “Gufo Funk”, non come amena località a cui inviare persone non piacevoli), molto in gamba tecnicamente, danno alla luce un lavoro di 5 tracce niente male. Registrato bene, tutto suona come dovrebbe. Non lasciatevi fuorviare dall’urlo iniziale, non cercate del metal, o dell’hard rock, al massimo ascolterete qualche passaggio appena tirato, perché qui abbiamo un album di straripante funk. Il punto di forza lo trovate in queste sonorità, eseguite molto bene, con cambi di ritmo piacevoli e con una voce che ben si adatta al genere. La parte ritmica svetta sul resto, come è giusto che sia in questo caso, i giri di basso e la batteria acchiappano per il loro incedere frenetico. Le chitarre mi hanno colpito meno, sono poco in luce, ma qualche assolo qua là riesce particolarmente bene, per esempio nella prima traccia “Phalocracorax Carbo” (nome scientifico del cormorano, per i non biologi e non ornitologi). Non male “Mario’s Odissey”, in cui si riutilizza il tema del videogioco “Super Mario Bros” in maniera funzionale ad una canzone funk. Le altre songs seguono lo stesso schema, ma non si soffre di quella sensazione di noia che capita spesso con uno schema compositivo ripetuto. Le tracks hanno il pregio di non essere troppo lunghe: se una non piace, almeno è breve; se piace, la si riascolta. Più personalità sarebbe ben gradita, alcune volte mi pare di sentire troppo l’influsso di altre band (“Red Hot Chili Peppers” nei giri di basso, “The Cure” in certe parte cantate), ma non troppo. Sono curioso di sentire un loro lavoro, sempre di questo genere, di più ampio respiro, magari un po’ più lungo, chissà cosa ne salterebbe fuori… (Alberto Merlotti)