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sabato 14 maggio 2011

Fragile Art - Axiom

#PER CHI AMA: Swedish Death, Soilwork, In Flames
Dopo colpevole ritardo, ci siamo resi conto di aver lasciato indietro un nuovo gruppo abbastanza interessante, che proviene dalla Russia, i Fragile Art. Il loro primo cd è datato 2007, registrato per la CD-Maximum intitolato “Axiom”. La release in questione è composta da 10 track, mai troppo lunghe, che quindi scorrono via piacevolmente. Il lavoro ci sorprende subito per l’uso notevole e quasi assiduo di synth, che fanno percepire i brani molto diversi dal solito melodic death in voga. “Axiom” si apre con “From Blind Love To Wild Hate”, brano che sorprende e aggredisce subito il nostro udito, sorprende perché c’è una inaspettata parte di synth e poi inizia con una batteria parecchio aggressiva, come anche i riff di chitarra, che suonano distorti e aggressivi; una ottima partenza direi perché il pezzo suona davvero interessante specie nelle parti di “musica elettronica“ (spero la band non si offenda). Il tutto scivola via piacevolmente e non abbandona mai quell’atmosfera poeticamente aggressiva che aveva creato all’inizio. Altra citazione d'obbligo è per “Not Dead Not Alive “ che attacca subito forte, aggressivo e cattivo con la batteria che sembra correre su un binario immaginario di potenza e frenesia. I riff di chitarra nella loro distorsione instillano in chi lo ascolta un'alta dose di adrenalina. La title track ha un inizio molto violento, con la doppia cassa della batteria che arriva in gola. Le chitarre offrono riff molto veloci e distorsioni che non stonano mai l’ascoltatore. Si fa notare la parte di pad, un bel arpeggio che si amalgama alla grande con la ritmica. Il tutto suona molto piacevole, ideale per un bel viaggio on the road. Il pezzo non perde mai il suo mordente iniziale, anzi ad un certo punto va anche in un crescendo di armonie distorte delle chitarre. Non menziono particolarmente la voce con il tipico growling del death metal. Il cd nel suo complesso mi ha particolarmente colpito in positivo, possiamo decisamente ritenerlo un buon punto di partenza, anche se suggerirei alla band di concentrarsi particolarmente sulle parti elettroniche e di synth, che contribuiscono a dare quella caratteristica distintiva e ricercata al cd, senza per forza ammiccare a gente del tipo di Soilwork o ultimi In Flames. Per concludere, mi sento di consigliarne l’acquisto perché la musica proposta dai Fragile Art è valida ed interessante, vi terremo sott’occhio, il margine di crescita è ampio, ora sta solo a loro maturare! (PanDaemonAeon)

(CD-Maximum)
Voto: 75