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martedì 21 maggio 2013

Flicker - How Much Are You Willing to Forget

#PER CHI AMA: Rock psichedelico, Progressive, Radiohead, Porcupine Tree
L' album desiderato, richiesto e ottenuto a tempo di record. Dopotutto, appena ho sentito il singolo sul web, le aspettative erano molto alte. L'ansia da prestazione mi assale mentre infilo l'agognato dischetto nel player e ascoltiamo. I Flicker dichiarano apertamente le loro influenze da Radiohead, Pink Floyd ed Incubus, ma da qui hanno solamente gettato le fondamenta di un palazzo che si sviluppa vertiginosamente verso l'alto e si dirama all'infinito. Fino al punto da sminuire le radici perchè ormai sono distanti anni luce dal punto più alto dell'evoluzione dei Flicker. Il rock progressive/melodic è comunque il filo conduttore che racchiude le sonorità inglesi di qualche hanno fa e portano a compimento un'evoluzione che anche la scena italiana sembra cercare affannosamente. Il quartetto inglese ha sulle spalle più di dieci anni di attività dei singoli elementi della band e fa largo uso di tastiere che nella sapiente scelta di string e pad creano atmosfere ora spaziali, poi orientali e infine malinconiche. "Everywhere Face" è la mia song preferita, intro di chitarra carica di delay (no, nessuna contaminazione post rock), ritmica solida e synth che accompagnano il vocalist nel suo viaggio pindarico. Forse il pezzo più aggressivo dei Flicker, ma con il loro marchio di fabbrico impresso nelle carne. "Falling Down" inizia come una delle ballate più malinconiche della storia prog, con tanto di archi e arpeggi cristallini, ma durante i quasi sei minuti di esecuzione scopre una rabbia repressa che esplode progressivamente fino a dare il colpo di grazia fatto di distorsioni al limite del metal. La nona e ultima traccia si intitola "Is This Real Life" ed è una dimostrazione di come la musica classica di altri tempi, sia stata rimpiazzata da opere di medesima fattura. Forse la musica come arte non è defunta, perlomeno grazie ad un gruppo esiguo di artisti. Adoro la quarta di copertina di questo "How Much Are You Willing to Forget", un rotolo di carta igenica quasi finito con la tracklist scritta sopra... Una metafora? (Michele Montanari)